Wednesday, September 28, 2011

Aria fresca

Non ho mai pensato di uscire di casa tanto per cambiar aria. Beh...eccezion fatta quando il Mummu', da cucciolo, te ne faceva un chilo sul pavimento che non sapevi nemmeno da dove iniziare per raccoglierla. Ma questa e' merda e non e' l'argomento di oggi. La dirittura d'arrivo della gravidanza e' caratterizzata da mille cose tra cui, la piu' curiosa, e' il nesting. Che vor di'? Significa sudare 7 camicie per pulire 1 cm quadrato di pavimento. Quando sei in dolce attesa quei 90 metri quadri che prima pulivi in un'oretta, volando come una libellula tra una stanza e l'altra, li fai in una settimana. E, arrivata all'ultimo giorno, ti senti pure soddisfatta di cio' che hai fatto. "Oggi ho pulito tutta casa!" che, tradotto, significa "E' passato un mese da quando ho iniziato a pulire 'sto appartamento e oggi ho finalmente finito, cazzo come son brava, figa, ecc...". Le parole della donna gravida, Signori miei, vanno ben tarate. Questo per due ben precise ragioni: vogliono essere continuamente lodate e compatite, pure allo stesso tempo! Stanno, infatti, portando avanti una cosa che sa dell'incredibile, che Star Trek in confronto era reale piu' della gita quotidiana dal panettiere; dall'altro lato, questa missione fantascientifica comporta dei dolori sconosciuti alla scienza moderna che le fanno penare come un vecchio con la cirrosi. Il nesting sta colpendo inesorabilmente anche a me e mi fa venire in mente strane idee. La peggiore e' stata quella di pulire il forno. Sapevate che si puo' morire? Io non lo sapevo. Ora faccio parte dei sopravvissuti. La scritta "clean" vicino alla manopola della temperatura non mi aveva mai affascinata, diciamo piuttosto che non me l'ero mai cagata. Entrata al settimo mese di gravidanza, come per magia quella scritta ha iniziato a concupire il mio sguardo e, come uno che si e' fatto 20 anni di galera senza una donna, dovevo toccarla, accenderla. In realta' le manopole del "clean" sono 2, come le tette. Le afferro entrambe allo stesso tempo e le faccio girare. Inizia un rumore strano tipo macchina infernale di Nightmare on Elm Street. Si accende un segnale color arancione Halloween a forma di lucchetto e si spegne la luce dentro al forno. Il rumore diabolico e' sparito improvvisamente, io mi calmo e mi siedo a curiosare su internet. Noto con la coda dell'occhio che sul display del forno inizia un conto alla rovescia di 3 ore. Il pane impastato la mattina doveva essere cotto per l'ora di cena e quelle 3 ore di attesa mi avrebbero fatto far tardi. Accidenti al nesting, ho pensato. Innervosita conducevo la mia attenzione di nuovo sul computer, per pochi secondo. Ricomincia un frastuono, lo stesso che ho sentito al momento dell'accensione del forno per la pulizia. Accidenti al nesting, questa volta ad alta voce! Poco dopo inizio a sentire odore di fumo. Non l'odore della sigaretta che, a dire il vero, ora mi sembra tutto fuorche' buono anche se fino a pochi mesi fa lo era. Era proprio odore di bruciato, proprio come quando feci la pizza per la prima volta. Nonostante l'aria iniziasse a farsi sempre piu' grigia, rimanevo seduta a farmi gli affari miei. Per rimediare avevo aperto timidamente la finestra, non era sufficiente. Quando gli occhi hanno iniziato a lacrimare e la gola era arsa tipo bosco durante un incendio estivo, ho deciso di uscire di casa. Mi sono coperta, ho preso la mia borsetta e sono fuggita, letteralmente! Come al solito avevo dimenticato di prendere qualcosa. Retro march, mi piazzo davanti la porta, trattengo tutto il fiato che posso, giro la chiave e inizio a corricchiare lungo l'ingresso. Acciuffo alla meno peggio l'oggetto dimenticato e mi fiondo fuori. Il fumo in casa era aumentato sensibilmente: 90 metri quadri di morte! Scendo al primo piano e qualcuno ha voluto che incontrassi subito l'ometto della manutenzione. Gli spiego cio' che stava accadendo e lui ride. Ecco, in questo istante credo che l'omicidio sia lecito pero' mi serviva troppo 'sto tizio qui e ho desistito dai miei intenti criminosi. Si torna al quinto piano, si torna al campo di battaglia. Cercavo di camminare veloce nel fargli strada poiche' mi immaginavo che la situazione era peggiorata come non mai. Riapro la porta e al primo respiro ho fumato tutte le sigarette che non mi sono fatta in 6 mesi. Bene! Faccio andare avanti il tuttofare che, appena entrato, ride. In quel momento mi stavo chiedendo: "Come si dice ridi 'sto cazzo in inglese?". Dopo aver spalancato tutta la finestra della sala, il tizio si avvicina al forno, si accovaccia e fa finta di cercare di capire cosa stia accadendo e di porre rimedio al fattaccio. Rialzatosi, si gira verso me e dice "It is normal!". Se io avessi fatto fuori quell'uomo in mezzo a tutto quel fumo nessuno si sarebbe accorto e sarebbe quella stata una grande occasione per diminuire il numero di teste di minchia in giro per il mondo. Quel giorno il carpe diem ho deciso di non sfruttarlo, per la seconda volta... Siamo usciti di casa entrambi sconfitti: io avevo casa che sembrava Londra nei primi della rivoluzione industriale, lui si era reso conto che la sua azione era stata tutta una grande stronzata. Mi incammino verso il centro, lo smog di Seattle nell'ora di punta era aria fresca che respiravo a pieni polmoni e i negozi mi invitavano a fare acquisti. Questa volta ho colto l'attimo...anche troppo!

3 comments:

  1. e quindi? a cosa servivano quelle 2 manopole? cioè, tu hai il forno che si autopulisce? fantastico! spega spiega, come si usa?

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  2. grande Saretta! e hai lasciato la casa che andava a fuoco?

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  3. @Comma:Il forno e' autopulente...per modo di dire! In realta' carbonizza tutto ciò che ha intorno e il suo fine principale e' quello di sterminare la razza umana per dar vita all'egemonia degli elettrodomestici...

    @Anna: più o meno... :-)

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