Tuesday, October 4, 2011

Womini

Ho trascorso il pomeriggio a mostrare in diretta alla Simo lo sbarco di Amanda all'aeroporto, manco fosse il '69 e Armstrong fosse sulla bocca di tutti. Non contenta, la Sig.ra mamma ha vegliato fino alle 3 di notte per ascoltare il discorso dell'ex detenuta tenutosi in una sala-stampa arrangiata dentro a SeaTac. Tutto ciò per poter dire al mondo che lei c'ha la figlia a Seattle e che ha visto il rimpatrio della Knox in tempo reale. D'altronde anche con la signora del negozio di abbigliamento ha tenuto a sottolineare il fatto che stava facendo l'acquisto di numero 2 tute perché doveva venire a Seattle ad assistere la figlia partoriente. E poi si chiedono da chi ho ripreso...
Oggi volevo parlare di un problema che affligge il mondo: gli uomini. In particolare degli uomini che ci stanno accanto:amici, mariti, compagni, compagni di stanza, fratelli e via dicendo. Le lamentele circa questi esseri a 3 gambe provengono da donne di tutte le eta', estrazioni sociali, angoli del mondo. Io credevo che con il passare degli anni il problema si attutisse con l'arrivo della sordità. Col cavolo! La mia studentessa, proprio stamane, ha detto:"Ah gli uomini!"." Embe'?" direte voi... Questa c'ha 76 anni e 43 anni di matrimonio alle spalle. Non e' confortante per niente! Soprattutto quando si scopre il motivo del litigio: lei voleva sbarazzassi delle cose inutili, lui no. Ah! Lui e' pure tedesco e di vecchio stampo. Lei ancora maledice il giorno che si sono sposati e desidera tornare indietro nel tempo per fare la single a vita. Dopo 2 soli anni di matrimonio non me la sento di essere così cattiva, perciò parlerò dei nostri amici maschi in modo un po' meno spietato. Perché, in fondo, li amiamo molto...per ora... Tutti hanno un minimo comun denominatore: quando si tratta di maneggiare un aggeggio tecnologico puoi pure puntargli le tette su una tempia tipo pistola, non ti daranno mai udienza, mai!!! Nemmeno se son passate 3 settimane dall'ultima volta che gliele avete propinate tipo " Amo', il pranzo e' servito!". Un'altra caratteristica che ci colpisce assai e' l'abilita dei loro calzini e delle loro mutande di fuggire dalla cesta dei panni sporchi, ove i maschi giurano di averli depositati, per andare a depositarsi sul pavimento della stanza da letto. La mano raccoglitrice femminile pare essere un buon rimedio per evitare la crescita degli arti inferiori di questi indumenti. Al supermercato iniziano i casi umani, quelli che la psicologia non ha avuto ancora il coraggio di studiare. Freud, infatti, preferiva studiare la psiche femminile per avere meno complicazioni. Il carrello, di solito, lo spingi tu donna perché se lo guidasse lui sarebbe troppo da checca. Lui, invece, porta con orgoglio il cestino. Quest'ultimo lo carica con cibi del calibro dei cocomeri, i cosci di mucca e i tonni sani. Il cestino ha da pesa'. E' la dimostrazione che lui e' potente, che c'e stato in palestra e che può reggere il peso di 5 donne contemporaneamente. Alla vista di 5 del mio calibro, di solito, fanno marcia indietro. Al supermarket, inoltre, si manifesta un'altro fenomeno. Invero, la situazione che andrò a descrivere necessita di una condizione imprescindibile: la presenza della gran figa. Durante l'acquisto di un qualsiasi genere alimentare si trasformano nel Vissani della città. Inizia l'elenco di tutte le proprietà organolettiche del prodotto, la bontà o la maturazione dello stesso, le ricette in cui può essere usato e i supermercati che fanno prezzi migliori. Tutto questo stando estremamente attenti che la bionda alta 1,80 stia bene a sentire. Qualora non fosse, iniziano a gesticolare col prodotto in mano manco tu fossi sordomuta. Ingenuamente cadiamo, ammaliate, nella loro trappola e, tornate a casa, gli chiediamo quale fosse la quinta ricetta propinata. "Piccola, ma io che ne so! Guarda su internet!". E li' capisci che quella Carol Alt non si trovava vicino a voi 2 per caso... La figura materna e' un ulteriore aspetto che accomuna gli uomini. Non so come mai gli ricordiamo la mamma ma, al momento della fine del pasto, ciò e' molto evidente. Si alzano da tavola diretti al computer e ti guardano con gli occhioni buoni quasi per dirti :" Mamma, ho fatto il bravo, ho finito tutta la pappa...adesso posso andare a
giocare?". Il tuo istinto materno li lascia andare a giocare e inizio il rito dello sparecchiamento, proprio come faceva tua madre. Il top viene raggiunto dai nostri signori iper-attivi. L'esempio top( e quello che conosco meglio) proviene dall'Ing. che si diverte a fare le lavatrici, a caricarle dalle 2 alle 5 volte nell'arco di poche ore per poi piazzare, soddisfatto, chili di roba nel cesto dei vestiti da stirare ( da stirare dalla sottostronza). Te la porta davanti a te come fa Fido quando ti riporta il bastone che gli hai tirato, pensa di essere stato un aiuto eccellente ed un marito esemplare e tu, in preda ad una crisi esistenziale che nemmeno a 13 anni con i Nirvana a palla hai sperimentato, gli sorridi e lo
ringrazi. Perché lo ami...per ora...

1 comment:

  1. A questo punto direi "ah, gli ing.!". Perchè è vero, sono attratti dalla tecnologia come le calamite..Per non parlare della tv supertecnologica: prima di vedere un film, però, devi attendere che lui, l'Ing., riesca a trovare la giusta combinazione per ottenere una perfezione visiva, quando ormai hai perso le prime scene del film e sai già che non capirai più nulla fino alla fine..Come l'altra sera: puntata di un telefilm caricata su internet, non si poteva aspettare 2 minuti che la povera banda larga capisse cosa diavolo l'Ing. le aveva ordinato di fare. No. Bisognava smanettare e così, POUF, ecco che salta la connessione. Ero già nel letto, pregustavo la puntatina del telefilm ma no, mi son dovuta rialzare e ho impiegato poco meno di un'ora per cercare un certo cavo. Praticamente s'era fatta ora di dormire. AAAAArgh, gli Ing.. Ma li amiamo, per ora, e sottolineo per ora!

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