Wednesday, November 9, 2011

Lettera di Sguingui alla sua amata

L'Ing., essendo che il bambino nasce con la cittadinanza statunitense, vorrebbe mettere su un business. L'idea e' questa: la donna che sposerà suo figlio avrà diritto alla cittadinanza americana. La faccenda e' abbastanza appetitosa e molte donne accorreranno per contendersi il titolo di Signora Sguingui. Ed e' a questo punto che interviene Mr. Ing che, per accumulare soldi e spenderli in stronzate, e' bravo assai. Quest'ultimo, in sostanza, farebbe richiesta alle sventurate donzelle di un'ingente somma di denaro in cambio della mano del figlio. Trascorso il tempo necessario affinché queste ottengano la cittadinanza, inizia la parte B del piano ossia l'organizzazione del divorzio. Questo passo e' fondamentale affinché si possa celebrare un successivo matrimonio e trarre profitti. Insomma, coi tempi che corrono, ci stiamo organizzando con la pensione.
Io, che sono donna e, come tale, romantica, non sono molto d'accordo con l'Ing., sebbene l'idea sia appetitosa. Invero avrei già scelto la compagna di mio figlio. I due sono già in comunicazione, benché lui ancora non sappia che al mondo non tutti pisciamo da una cannuccia. Naturalmente Sguingui lascerà la sua mamma per contrarre matrimonio con la signorina in questione solo quando lo deciderò io. Ancora, naturalmente, lui, anche in costanza di matrimonio, vivrà con la sua mamma che gli preparerà tanti buoni omogeneizzati da mangiare durante la pausa pranzo al lavoro, gli farà prendere la patente per la guida del trattore della Peg-Perego e lo lascerà andare al parco giochi da solo come regalo per il compimento dei 40 anni.
Questo il contenuto della missiva che Sguingui ha inviato alla piccola E.:
"Cara e amata E., il mio cuoricino batte bello forte e regolare e l'utero della mamma cresce perfettamente (da ciò deduco che pure io sto diventando un ometto). Dei giorni mi muovo tantissimo mettendo a repentaglio la pazienza di mamma che e' pari ad una mia caccola. Altri giorni mi muovo meno per riposarmi e riprendere la carica. Quei giorni la mamma e' più rilassata. Mi hanno detto che sono posizionato con la testa in giù, ma io mica ci capisco niente! A volte sento il papi che si avvicina per farmi le carezze, picchiettando sulla fontanella. Credo che lui abbia solo un dito che, pero', assomiglia ad una mia gamba. Anche se e' monco, gli voglio bene lo stesso. Ad un certo punto lui urla e non mi accarezza più. Perché si arrabbia? Io sono qui dentro buono buono...! Ti mando tanti bacetti bella E.! Presto sarò sotto il tuo balcone a cantarti una bella canzoncina d'amore! ♥".

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